Dopo i nostri post di novembre (Perchè CDP investe in Rocco Forte? e Bassanini: Chi investe in Rocco Forte è FSI...) un grande settimanale come L'Espresso del 17.2.15 dedica un'inchiesta a firma di @albcrepaldi sul tema dell'uso dei fondi pubblici a favore di un solo imprenditore che ha nome italiano ma suddito di Sua Maestà la Regina Elisabetta. (la riporto qui sotto per chi si fosse perso il numero).
Anche L'Espresso però non dice quello che circola nel passaparola tra gli addetti ai lavori, bisbigli non confermati circa il ruolo delle amicizie personali soprattutto romane che hanno permesso tutto questo, a dimostrazione che quest'Italia non cambia mai, salvo poi venire fragorosamente alla ribalta quando la magistratura, calma ma sicura, ci metterà le mani, dopo che i danni (anche patrimoniali) diventeranno evidenti.
L'argomento dell'investimento di FSI in Rocco Forte, sollevato da notizie di stampa di novembre, dai nostri post assai critici e adesso dall'articolo di Crepaldi, ha avuto come conseguenza (non pacifica) un preoccupato intervento di Federalberghi nazionale che in un comunicato stampa dell'altro giorno scrive:
Ma apprendere da organi di stampa che tale Fondo stia finanziando società straniere del settore... ci mette in grande allarme. Soprattutto perché le risorse sono costituite da soldi pubblici
Federalberghi ricorda che la situazione del turismo nel nostro Paese non è buona:
Sul nostro orizzonte -conclude la nota di Federalberghi- ora svetta Expo e il settore turistico alberghiero sta tenendo duro per offrire il meglio. È proprio questo il momento in cui vi è bisogno di maggior supporto. Un momento appunto “strategico” affinché il Fondo svolga adeguatamente il suo ruolo per il bene delle imprese e degli imprenditori italiani.
Il fatto che anche Federalberghi abbia preso posizione, solitamente assai prudente per il proprio ruolo istituzionale in quanto rappresenta una vasta parte degli albergatori italiani, segnala la anomalia dell' intervento pubblico a favore di un operatore che trae un indubitabile vantaggio anche in relazione a molti colleghi che operano con le sole proprie forze in un momento oggettivamente difficile.
Sempre Crepaldi su Il Fatto Quotidiano, ieri commenta gli ultimi dati sull'andamento del nostro turismo, dimostrandosi il giornalista più attento e critico sul tema.
Scrive Crepaldi:
Il turismo in Europa ha toccato, nel 2014, un nuovo picco, ma l’Italia ha perso quasi 7 milioni di pernottamenti alberghieri.
Privatamente non sono pochi gli albergatori che si dicono delusi dall'attività anche di questo ministro che aggiunge il proprio nome a quello dei colleghi che l'hanno preceduto e che verranno dimenticati presto per il vuoto assoluto dopo le roboanti dichiarazioni di inizio mandato.
Attendiamo ora le prese di posizione sull'argomento CDP e FSI delle altre organizzazioni di albergatori, come Confindustria Alberghi e Assohotel.
E poi a me piacerebbe sapere se il Ministro del Turismo Dario Franceschini e il governo sono informati (oso dire ovviamente sì) e convinti della bontà di questa strategia.
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