giovedì 26 marzo 2015

@Germanwings

Il giorno stesso del tragico incidente al volo Barcellona-Dusseldorf avevamo scritto su Twitter che il turismo in Spagna era partito molto bene anche in questi primissimi mesi del 2015.

Rivolgiamo un pensiero alle vittime della catastrofe, sollevati che l'incidente non sia dovuto a errore nella preparazione e manutenzione dell'aereo, o a una falla del sistema di sicurezza.

In questi giorni abbiamo avuto più volte le lacrime agli occhi per quei poveri inermi passeggeri che rientravano delle vacanze. R.I.P.

Panorama dopo l'Espresso si occupa di Rocco Forte

Perché lo Stato deve finanziare gli hotel di lusso?
Qui noi ce ne occupiamo da luglio scorso e da  novembre scriviamo con costanza.
Ma al governo chi se ne occupa?




venerdì 20 marzo 2015

Su Fondo Strategico Italiano e Gruppo Rocco Forte - Interrogazione del 17-3-15

Il 17 marzo 2015 alcuni senatori del Movimento 5 Stelle hanno presentato la seguente interrogazione parlamentare l Ministro del Turismo Dario Franceschini.

Ricordo che sul tema dell'investimento di CDP e FSI in Rocco Forte me ne sto occupando da mesi... 
Bene che anche i parlamentari si muovano su questo.




Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01769
presentata da
GIANLUCA CASTALDI
martedì 17 marzo 2015, seduta n.411
CASTALDI, TAVERNA, GAETTI, SERRA, MONTEVECCHI, GIROTTO, BERTOROTTA, SCIBONA, PAGLINI, MORONESE, FUCKSIA, MORRA - Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
per l'Italia il turismo rappresenta un settore strategico, infatti, secondo i dati del World travel and tourism council, nel 2013 il settore ha fornito un contributo diretto al PIL italiano del 4,2 per cento e un contributo totale del 10,3 per cento, occupando direttamente 1,1 milioni di addetti che salgono a 2,6 milioni considerando anche l'indotto;
con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 3 maggio 2011 in attuazione dell'art. 7 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011 n. 75, il perimetro di operatività di Cassa depositi e prestiti è stato esteso all'assunzione di partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale in termini di strategicità del settore operativo, di livelli occupazionali, di fatturato o di ricadute sul sistema economico-produttivo del Paese, che risultino in una stabile situazione di equilibrio finanziario, patrimoniale, economico e che siano caratterizzate da adeguate prospettive di redditività operanti in diversi settori, tra cui quello turistico-alberghiero;
lo strumento operativo di Cassa depositi e prestiti è la Fondo strategico italiano SpA (FSI), società di investimento di capitale di rischio con circa 4,4 miliardi di euro di capitale, il cui azionista strategico è la Cassa depositi e prestiti che detiene l'80 per cento della società, mentre il restante 20 per cento è detenuto dalla Banca d'Italia;
secondo quanto si può leggere nel sito della stessa FSI, questa «opera acquisendo quote principalmente di minoranza in imprese di "rilevante interesse nazionale" che siano in equilibrio economico-finanziario e abbiano adeguate prospettive di redditività e significative prospettive di sviluppo»;
in termini ancor più espliciti ricavabili dal sito stesso, «investe in imprese che abbiano l'obiettivo di crescere dimensionalmente, migliorare l'efficienza operativa e rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali. FSI acquisisce quote prevalentemente di minoranza in società di rilevante interesse nazionale in equilibrio economico, finanziario e patrimoniale e che abbiano adeguate prospettive di redditività e di sviluppo. FSI è un investitore di lungo termine che persegue ritorni del proprio investimento a parametri di mercato»;
considerato che:
attraverso FSI il Governo ha consentito l'apertura di un grande polo turistico che intercettasse i flussi del turismo mondiale proveniente dall'Asia, ovviamente, con veto di investire in società in perdita;
il fondo, tramite l'operazione definita "Grand hotel Italy", ha come prerogativa l'intento di supportare le grandi imprese turistico-alberghiere italiane, anche allo scopo di ridare ossigeno all'economia e a tutto il settore;
nel novembre 2014 la prima iniziativa concreta del Fondo nel settore turistico si è realizzata nell'accordo che prevede l'ingresso di FSI e FSI Investimenti (società detenuta per circa 77 per cento da FSI e per circa 23 per cento da Kuwait investment authority) nel 23 per cento della società alberghiera Rocco Forte and family limited, con sede a Londra, per un importo di 60 milioni di sterline, pari a circa 76 milioni di euro. Tale operazione è stata interamente effettuata in aumento di capitale;
considerato che:
risulta agli interroganti che la Rocco Forte Hotels presenti una difficile situazione debitoria confermata anche dal fatto che il resort Verdura Sciacca di Palermo, di proprietà del gruppo, nel bilancio di esercizio 2013 ha perso 11 milioni di euro e 8,5 milioni nel 2014, con 131 milioni di euro di debiti verso le banche. Inoltre i dati rilevati dall'ultimo bilancio inglese del gruppo Forte sono di 57,9 milioni di debiti in scadenza entro l'anno (aprile 2015) e 361 milioni con scadenze più lunghe;
secondo gli indicatori internazionali l'investimento di Fondo strategico italiano sull'acquisizione del 23 per cento della holding inglese Rocco Forte & family limited (RFF) risulta piuttosto generoso in quanto i gruppi alberghieri quotati in borsa hanno un valore che è circa di 12,2 volte l'Ebitba (il margine operativo lordo che misura quanto sono redditizi), mentre la cifra pagata da FSI implica un moltiplicatore di 17;
il gruppo Rocco Forte sarà quello che beneficerà direttamente del fondo immobiliare (FIT-Fondo investimenti per il turismo) di FSI;
le risorse del fondo interverrebbero per operazioni di ampliamenti del gruppo Rocco Forte, ma anche di risanamento del debito del gruppo medesimo,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e quali siano i motivi per cui Fondo strategico italiano abbia destinato tali risorse a vantaggio di un gruppo che ha sede in Inghilterra ed è dunque sottoposto ad un regime fiscale diverso e di gran lunga inferiore a quello italiano;
se il gruppo Rocco Forte hotels sia stato selezionato da FSI in base ad un processo condotto secondo criteri generali di trasparenza, imparzialità, parità di trattamento, economicità e remunerazione dell'investimento, come previsto dalle procedure di selezione.
(3-01769)

domenica 15 marzo 2015

Numeri confusi su Expo



Tutto nasce stamattina da questo mio tweet, da cui è partita una interessante discussione, che trovi qui.
E dal post di Andreoletti su FB, che trovi qui, dove il noto giornalista esperto di turismo dice:

"" Biraghi ci ha spiegato che chi ha comprato il format di EXPO 2015 (Prodi, D’Alema, Moratti, Formigoni e i loro collaboratori) non ha mai letto le 1300 pagine che spiegano fin nei dettagli che cosa si deve fare e come. EXPO è un condominio abitato da oltre 470 condomini (coloro che gestiscono o espongono nei vari padiglioni) che pagano le spese comuni e poi a casa loro fanno quello che vogliono. Non c’è una regia comune, non esiste un Mister EXPO, lo stesso tema è del tutto generico e non obbligatorio. E’ un po’ come nelle fiere di paese: chissà se ci saranno anche gli ambulanti abusivi…

 i segmenti più interessati all’evento sono le vedove (ho divorziato - scrive Andreoletti -  due volte: non lascerò vedove nullafacenti), i pensionati pure nullafacenti, le famiglie con bambini (chi ha quei piccoli mostri di tutto lo puoi accusare meno che di essere un nullafacente…).

(mi chiedo allora come mai la Regione Lazio - non da sola - regali fino a 100.000 Euro alle aziende per partecipare ad Expo?)

Per gli alberghi Biraghi è stato netto: il pubblico che ci si aspetta difficile che li riempia. Forse le delegazioni ufficiali e i loro accompagnatori. Su Explora, a giudicare dai commenti dei direttori d’albergo presenti, è meglio mettere una pietra sopra oggi e una tombale a breve. Si è partiti troppo tardi, probabilmente si è anche esagerato con gli obiettivi.""

Però se come dice Biraghi @secolourbano si tratta di un Parco Tematico per famiglie e bambini, dove arriveranno circa 20 milioni di persone (con 24 milioni di accessi) ... i numeri non mi tornano.

Ad esempio, se davvero all'Expo ci saranno circa 4 milioni di persone che entreranno due giorni (magari non a fila) dobbiamo ipotizzare che non siano tutti lombardi che fanno i pendolari su Rho.

Soprattutto se avremo 7 (o 6) milioni di turisti stranieri, come dicono le statistiche ufficiali.. Mi chiedo, vengono in giornata? o arrivano, pernottano, visitano l'Expo, e ripartono, oppure si fermano per una seconda notte?

Insomma 7 milioni di biglietti agli stranieri negli hotel di città si dovrebbero sentire, invece Andreoletti scrive che "difficile che riempia gli hotel". Veramente incomprensibile. D'altro canto a sentire cosa raccontano gli albergatori Milanesi sembra vero che non c'è tutto quel fermento che ci si aspetterebbe.
In provincia di Milano nel 2013 ci sono stati 6,83 milioni di presenze. Questo significa che se solo solo aggiungi due milioni di presenze (16-18% degli stranieri attesi, che si fermano 2 notti) ti trovi con un +30% di presenze, un boom, che si riverbera fino al lago di Garda e a Torino.

Ma a questi devi anche aggiungere i visitatori italiani, almeno una parte, poiché non credo che Sardi e Pugliesi facciano i pendolari, sveglia alle 4, aereo, pullman per Expo, visita al Parco, e rientro a casa distrutti in nottata. Credo facciano fatica anche i Romani che hanno l'alta velocità.

Quindi i numeri non mi tornano, così come non mi tornano i 250.000 visitatori (massimi) al giorno.
Infatti si prevedono 24 milioni di ingressi, che vuol dire 133.000 per giorno mediamente, molto più ragionevoli.

Anche se sono ancora molti. Davvero. Tenendo conto che ci saranno alcuni padiglioni più visitati di altri, si può facilmente prevedere delle code chilometriche per accedere alle meraviglie dell'Expo.
Soprattutto per chi vuole assaggiare il cane cinese e il gatto vicentino ( ehi! scherzo!!! Non si offendano cani e gatti)

L'Expo è una esperienza straordinaria, unica, che cade in un anno assai favorevole, con il costo dei carburanti anche aerei molto basso, l'Euro debole che permette di attrarre Inglesi, Americani, Cinesi, Indiani e Arabi con un cambio favorevolissimo, ed una situazione di "crisi" che ha deflazionato anche il prezzo dei migliori hotel e ristoranti. Insomma, dovrebbe fare il pienone.

Per cui se non sarà un successo allora davvero dovremo tirare le orecchie a qualcuno.

Però... però... siccome io fino ad oggi non avevo capito che cos'è e perché mai sia interessante andarci, temo che molti altri in giro per il mondo non lo abbiano ancora capito, e nel dubbio magari rimandano una decisione.

Facile prevedere quindi che tra maggio e giugno avremo un po' di calma nelle visite, che saliranno tra luglio e agosto, ed infine tra settembre e ottobre avremo la corsa a non farsi scappare questa straordinaria opportunità (soprattutto da parte di infiniti gruppi di scolari).

Anche in questo caso si applica l'invito "Entrino signori entrino, più gente entra e più animali si vedono"

Auguri sinceri agli #expottimisti. Io decido dopo aver ascoltato le testimonianze di qualche blogger e giornalista.

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AGGIORNAMENTO DEL 4 OTTOBRE 2015

Oggettivamente negli scorsi 4 week end (grazie alla promozione, ai biglietti relgalati, ale aziende che ci hanno lavorato, a regioni che hanno organizzato centinaia di eventi) Expo è STATO STRAPIENO.

Ecco quindi l'effetto boomerang, ore di coda ai padiglioni per entrare ed essere spinti fuori di corsa, fatica, e poco godimento della bellezza.


Davide Simonelli che ha un hotel nel milanese ed è davvero contento di come vanno le cose, scrive però che il gradimento dei suoi clienti sta calando.

Insomma,... questi numeri dell'EXPO non funzionano mai.

Se i visitatori sono pochi (100K al giorno) non si ragguingono gli obiettivi prefissati, se invece sono oltre 200K allora EXPO diventa invivibile. Ovviamente. Insomma. Per me una occasione persa (tenuto conto dell'investimento fatto che è costato a noi tutti).

Inoltre per gli albergatori, si ricordi che Settembre è alta stagione, con Monza e la Settimana della moda, Milano è stracolma.






domenica 1 marzo 2015

E' importante e urgente?

Le cose sono importanti o urgenti....

a) le cose poco importanti e molto urgenti, vanno delegate... (l'esempio che faccio sempre è mettere la carta igienica in bagno)

b) le cose molto importanti, e poco urgenti vanno programmate

c) le cose molto importanti e molto urgenti, c'è poco da fare, vanno fatte subito, probabilmente in prima persona.

d) le cose poco importanti e poco urgenti... non me ne occupo