sabato 23 novembre 2013

Piove....

In 15 giorni ne sono successe di cose, e sarò molto sintetico.



* E' inutile fingere, questa è l'immagine dell'Italia. Piove dentro ai treni. (ecco da dove è tratta)
Servono investimenti, molti, ma i soldi ce li siamo spesi (e mi taccio su come, perché potrei scatenare polemiche che adesso sono inutili).
Invece vanno cambiate tutte le norme che bloccano i potenziali investitori. Senza questa decisa azione legislativa e normativa saremo bloccati per molti anni.

Tirem innanz.

* Il fatto della settimana è la terribile alluvione di Olbia e della Sardegna.
Un pensiero alle vittime della tragedia.
Ed un pensiero all'inutile lavoro dei miei professori di Urbanistica di Venezia che negli anni Settanta ci hanno insegnato a pianificare.
Da anni vado ripetendo che si deve investire nella riprogettazione delle città turistiche.
Per farlo servono soldi ed idee. Mi sembra che chi ha responsabilità per il turismo comunale, regionale e nazionale non lo abbia ancora capito. Chi vuole capire meglio torni indietro di due anni...

* Una buona notizia non solo per il turismo (interno) ma anche per quello. Il redditometro viene mitigato (qui trovi qualche approfondimento). Per chi si occupa di turismo c'è una novità importante "spese medie Istat non potranno essere utilizzati per determinare spese ricorrenti, come abbigliamento, alimentari e alberghi, per le quali il fisco non ha evidenze certe" .
Questo vuol dire che nella ricostruzione del reddito l' AdE potrà utilizzare solo spese certe e non spese presunte. Di conseguenza, non potranno presumere che se sei andato in vacanza e hai speso, tu e la tua famiglia, in media... 3000 Euro, perché quella è la media di spesa desunta da dati Istat. No. L'Agenzia delle Entrate dovrà accertarsi di quanto tu hai effettivamente speso, per ciascun membro della tua famiglia.
E' un cambiamento importante perchè dovrebbe permettere a italiani heavy spenders di tornare a spendere in Italia.

* Pinterest.
Francamente credo di essere uno dei pochi che non lo usano. Ma desidero raccontare una interessante innovazione suggeritami da Edo Colombo. Si chiama Place Pins .
Per capire come funziona seguite questo link che riguarda i siti UNESCO in Gran Bretagna
Lo strumento è davvero potente e se io fossi responsabile del marketing di una zona turistica invertirei su di esso.

Su marketing, social network, turismo ecc. condivido l'amara constatazione di Roberta Milano che ha tuittato "Quelli che vendono fuffa nel turismo fanno bene, finché ci sono incompetenti che decidono e permettono. Però non chiedetemi la stima."

Per questo non mi occupo (più) del software ma sempre più dell'hardware (struttura fisica) dell'hotel, sebbene anche per quell'aspetto la frase di Roberta potrebbe essere adatta. Chi vuole progettare e rinnovare l'hotel, inserendo ad esempio una bella SPA, può contare sulla nostra consulenza.

* I margini dell'industria alberghiera vengono erosi dalle OLTA non solo in Europa ma anche in USA. C'è un interessante articolo che se ne occupa. E' un tema rilevante, di cui mi sono occupato in passato. Qui mi limito a presentarlo rapidamente.

The industry will sooner than later reach an inflection point where margins are cut so far that operating a profitable hotel as it is known today will be impossible, said Patrick Bosworth, CEO and co-founder of Duetto Research. Most of those profit margin cuts come by way of third parties who provide a sales and marketing platform to send travelers to hotels

Questo è il punto.
Eppure, tornando all'amaro commento di Roberta, dieci anni fa quando proposi la creazione di un booking nazionale, fatto di tanti booking regionali, c'è chi (con responsabilità) rispose che gli alberghi non avrebbero mai messo i prezzi su siti di prenotazione.

Capire come vanno i trend non è da tutti, ma un leader lo deve fare... sennò torniamo alla casella iniziale, dove vediamo gente con ombrelli aperti in treno. Peggio dell'India!!! (senza offesa per i tanti amici indiani)






martedì 12 novembre 2013

Shrinking hotel rooms

Da Financial Times Nov. 12, 2013 

Compact hotels are based on the idea that many will accept a smaller room and reduced facilities for a lower price and a good location. So what's on offer - and how tiny is too tiny?What's out there?CitizenM has 11 compact hotels either open or planned. Yotel has four and easyHotel has 20, while Premier Inn is trialling "hub" rooms (below) and will be opening its first full hub hotel in central London in 2014. Prices range from under £50 to more than £200.How small is too small?According to consultant Hotel & Leisure Advisors, median room size in the top 10 US hotel brands ranges from 6.3 square metres to 33 sq m. The rooms at the compact hotels above range from 7 sq m to 17 sq m.

martedì 5 novembre 2013

O turismo o.....



Il turismo è ancora una ricchezza per l'Italia.
Salvarlo è nell'interesse di tutti:
autorità e cittadini.
Difendiamo l'ambiente, il verde, il silenzio.

Pubblicità Progresso

Un manifesto degli anni 70... quando l'Italia era al primo posto nel mondo nel turismo, oggi veleggiamo tra il 9 e il 10mo posto e tendiamo a scendere.

domenica 3 novembre 2013

TURISMO - HOTEL: TENDENZE E OPPORTUNITÀ



Iniziamo con Venezia. Una bellissima immagine pubblicata da Italia.it su FB. Peccato abbia "solo" 38.000 mi piace. Che sia perchè se cerco "Italy Tourism" non esce? E lo stesso se cerco "Visit Italy"... ma un povero cristo di turista straniero che la vuole davvero trovare cosa deve cercare? Italy? No. C'è una pagina che si chiama "Italy" e non a caso ha 438.000 "mi piace" ma non è quella ufficiale del turismo italiano.... meditate gente meditate.
Ecco una splendida opportunità sprecata.

Londra ha avuto un boom di visite quest'anno. Tantissime le ragioni che vi hanno contribuito, a dimostrazione che non basta una sola ragione per muovere il turista, ma fra tutte sottolineo il grande successo della mostra su Pompeii che ha avuto un record di visite.Il British Museum ha incassato solo per la mostra su Pompeii ben 11 milioni di Euro. Ha così bissato il successo della esposizione dedicata a Leonardo qualche anno fa.

Gli inglesi sì che sanno vendere l'arte e la cultura italiane.
Magari chiamare qualcuno da lì per organizzare il nostro turismo culturale?



Nel frattempo abbiamo conferma che il turismo del nostro Meridione d'Italia va male.
E' un peccato.
La tanto osannata California d'Italia, non ce la fa.
I dati del turismo balneare confermano che solo il 20% del turismo va in Meridione, e solo il 13% del turismo straniero.
La Campania la fa da padrona, con € 1,41 mld di fatturato turismo, contro € 1,04 mld della Sicilia, € 0,580 mld della Puglia e € 0,145 mld della Calabria.
La crescita del turismo italiano passa da lì. Non si può certo raddoppiare il turismo di Veneto e Lombardia e Lazio che già incassano oltre € 5 mld a testa (come tutto il meridione).
Se dei 146 milioni di passeggeri che transitano negli aeroporti italiani, solo 34 milioni sono andati in Meridione, qualche motivo (negativo) c'è.

Tutte le volte che parlo delle dimensioni degli hotel, mi viene detto che noi in Italia non siamo la Spagna con quegli orrendi hotel costruiti sulla costa, o la Florida, con i grattacieli sul mare.
Non mi verrete a dire che le nostre coste e le nostre città sono belle, vero? Ce n'è ancora qualcuna che si salva, e che va salvata. Ma in generale le strutture alberghiere non sono in grado di competere con quelle che sono sorte e stanno sorgendo sull'altra sponda del Mediterraneo. Segnalo solo come promemoria un nostro prossimo competitor (soprattutto verso i paesi di lingua araba): l'Algeria.



Questa fotografia viene dalla Cina. Si tratta del Langham Place, Guangzhou.
550 camere, in 22 piani di hotel.
L'hotel comprende una SPA meravigliosa:
"The hotel includes the Chuan Spa, which features six treatment rooms - including two for couples - a contemplation lounge, a dream room and additional relaxation spaces. Other facilities include sauna and steam rooms, an indoor swimming pool and a 24-hour fitness centre"

Non è un caso che gli hotel di tutto il mondo investano in SPA, ed i nostri invece non lo facciano.
Per due motivi. Il primo la SPA è un servizio che richiede tempo. E per questo è più adatta a chi sta in hotel piuttosto a chi lavora in città.
Non è un caso che la più antica SPA del centro di Londra (una fantastica Day Spa sorta oltre 30 anni fa) quest'anno chiuda. Perchè chi lavora, le donne che lavorano, vogliono avere il servizio SPA a casa o in hotel.
Nel post della scorsa settimana ho scritto che il mercato del benessere e delle SPA sta crescendo in tutto il mondo.
Noi Italiani ne vogliamo approfittare?

Il nostro servizio di progettazione e realizzazione di SPA e Centri Benessere va bene, ma viene richiesto soprattutto all'estero, anche se qualche segnale positivo lo rileviamo anche in Italia.

Il secondo motivo per cui gli hotel investono in SPA è che gli hotel in genere sono grandi, e le statistiche dicono che il 5% dei clienti usano la SPA se si fermano in hotel una notte, ma già il 10% usano la SPA se si fermano due notti... e così via.
Quasi il 30% dei clienti che si fermano in hotel una settimana usano la SPA.
Così vero che oramai anche ai clienti che vanno a fare un safari in Africa, vengono offerti servizi SPA di lusso.