sabato 30 maggio 2015

EXPO: in attesa del 31 ottobre.

Tiziano Aglieri Rinella è un amico, architetto, docente di interior design allo IULM, autore di un bel libro sulla progettazione dell'hotel "HOTEL DESIGN", sul tema Expo mi scrive:
"È un grande luna park per famiglie e niente più.
Pubblico totalmente mainstream, e se dobbiamo dirla tutta il tema piuttosto banale e ripetitivo.
Il concetto che viene ripetuto nei padiglioni è quasi sempre lo stesso. Forse era meglio quando le esposizioni universali erano veramente la vetrina di tutto ciò che nel campo della tecnologia e delle arti si produceva nei vari paesi.

Preciso che io non ero expo-pessimista, ma nemmeno expottimista. Se ne è parlato troppo e si è sopravvalutato l'evento. La prova è che se cerchi su booking una camera d'albergo a Milano, anche economica, la trovi senza problemi. Non credo che questo tipo di eventi attiri il mercato luxury. E' molto più raffinata la clientela del Salone del Mobile o delle fashion week."

Posso immaginare che qualcuno consideri l'opinione di Tiziano un po' posh.

Roberto che si occupa di turismo per tutti (che per i disabili) dice:

"Allora, proviamo di fare un po' di resoconto su questa giornata passata a Expo.
Prima cosa la giornata è stata molto divertente, seconda cosa ci sono camminate lunghissime da fare, terza cosa il padiglione Italia è veramente bellissimo.
Alcuni padiglioni sono ancora vuoti e non allestiti tipo quello dei paesi caraibici e del Gambia, questi quelli che ricordo.
In ogni caso dappertutto troverete posti dove mangiare, nessuna degustazione gratuita, padiglioni nei quali potrete entrare ed uscire un secondo dopo perché non c'è niente di interessante. 
Bisogna mettere in programma almeno tre giornate per riuscire a vedere con il giusto tempo i padiglioni, si può sempre fare a puntate.
Gli aspetti negativi sono che le informazioni sono veramente illeggibili, su qualsiasi mappa, sono scritti talmente in piccolo e sono così povere...
Un altro aspetto che mi ha creato qualche difficoltà sono i percorsi con dei cambiamenti di livelli improvvisi e soprattutto con gradini sul percorso non segnalati." 

Pietro, un altro amico, siciliano ha passato un intero week end all' Expo e ha scritto:

"Stamani quando sono rientrato in azienda in molti mi hanno chiesto il mio parere sulla visita a Milano effettuata nella Fiera EXPO'. 
Cosa dire? Sicuramente molto organizzati ad incassare il biglietto d'ingresso €. 39,00 (consiglio di acquistarlo via internet) 
L'impressione e che ancora c'è tanta disorganizzazione, i prezzi che si trovano al bar non sono certi alla portata di tutti ( una bottiglietta d'acqua €. 3.00 un panino €.8.00) .
Sicuramente dalla segnalazione di tutti i mass media dovranno rivedere l'organizzazione .
Alcune aree complete sono meravigliose e curate nei dettagli veramente molto belle .
Credo che sia il caso che sarà più ottimale fare trascorre almeno un paio di mesi per fare organizzare a tutti per poi fare una visita , sopratutto per la gioia dei bambini"


Un grande Luna Park per bambini. Molto divertente. Ci mancherebbe altro con i miliardi spesi!!!

Ci pensa la moglie di Matteo Renzi a contraddire i miei amici, e (excusatio non petita) inizia proprio dicendo che NON si tratta di un grande luna park Però dice che si devono portare i bambini, e gli studenti. E che ha visto tantissime scuole, con le maestre affaticate a portare i bambini in gita.

Intanto @TgLa7 all'ora di pranzo dedica costantemente svariati minuti all' Expo, quasi che avesse qualche interesse (domando: quale budget pubblicitario è stato riservato da Expo a La7?)

Anche se, ad onor del vero, i toni trionfalistici dei primi giorni, hanno iniziato a lasciar affiorare le critiche ed i dubbi. Dalle riprese trasmesse si vedono delle gran scolaresche, che sono probabilmente la maggioranza del pubblico del mattino.

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I temi che restano aperti a mio avviso sono:

1) L'obiettivo dell'Expo. Di questa Expo. L'ho detto e lo ripeto: gestita male nella fase di programmazione è una occasione perduta. L'Expo è un po' come la Corazzata Potemkin. Una cosa enorme, grande, di cui tutti parlano ma che solo Villaggio ha avuto il coraggio di dire che cos'è.

Tanti soldi spesi per cosa? (Fate attenzione che i soldi spesi non sono solo quelli dei rendiconti ufficiali, che pure sono pesanti, ma a questi vanno aggiunti tutti i contributi pubblici dati a pioggia per "convincere" aziende a partecipare ad Expo, o tutte le iniziative che sono state pagate dal pubblico (regioni ed enti locali) per una presenza "culturale" ad Expo, e che hanno sottratto risorse ad altre iniziative e ad altri obiettivi)

2) Expo e Turismo. Tireremo le somme a fine ottobre, temo che i numeri previsionali dati finora siano molto ottimistici. Intanto registriamo i dubbi degli operatori turistici Milanesi. Negli hotel sembra (cito qui il mio amico Marco Malacrida ed i suoi studi davvero precisi) che l'occupazione delle camere sia in leggera crescita (minuscola) e che invece i prezzi siano cresciuti sensibilmente. A titolo di mero esempio riporto qui un dubbio che viene dal Brasile, di un altro amico Luca Martucci @rioconcierge che dice come sia abbastanza improbabile che dal Brasile arrivino 600mila turisti per l'Expo.

La disorganizzazione che regna sovrana ha portato il 12 maggio il MIBACT a promuovere una bella iniziativa (con il biglietto dell' Expo si entra gratis in una ventina di "gioielli" musei minori sparsi per tutta l'Italia)  peccato che l'iniziativa andasse programmata e comunicata con almeno un anno di anticipo, se avesse voluto ottenere qualche effetto.

Si pensi che sono pochissimi i visitatori della Triennale di Milano che accedono col biglietto dell' Expo, che pure dà diritto all'ingresso a quella bella mostra, che viene "saltata" sia perché piuttosto lontana dalla sede stessa dell' Expo, sia perché nessuno sa di questa opportunità.

Ed anche la mostra su Leonardo è relativamente poco visitata (che io non mi sono fatto sfuggire): termina molto prima della chiusura dell'Expo, così chi verrà a Milano in settembre ottobre se la perderà.
(Si noti che l'altro giorno non era più esposto l'uomo vitruviano, tornato prontamente a Venezia, e che la visita viene disturbata da un costante rumore di fondo, in alcuni casi assordante, prodotto da un vecchio impianto di aria condizionata)


3) Che cosa ricorderemo dell' Expo? Quale immagine ci porteremo dietro? E quale immagine si porterà dietro il Mondo?
Lo dico in modo assolutamente preoccupato. Non sono GUFO. Sono preoccupato - come sanno bene gli amici che mi conoscono da più tempo - dell'immagine che si trasmette all'estero. Me ne sono occupato qui, già qualche anno fa. E qui se n'è occupata più recentemente Roberta Milano.
Chiacchierando con clienti stranieri sento addosso il peso dei luoghi comuni sull'Italia. Certo sappiamo fare bene le Ferrari e pochi altri oggetti di lusso, ma per il resto... la Brand Reputation dell'Italia è in calo.

Ora davvero taccio e stendo un velo pietoso: ma l'esperienza dell'Expo, così come è stata comunicata dai giornali mondiali, ci permette di risollevare la reputazione del nostro paese? Se qualcuno dice un sì convinto credo sia in malafede, e mi permetto di ricordargli che solo oggi la Presidente di Expo si è guadagnata le cronache sui giornali per un affare di evasione fiscale (ho già scritto che sono convinto che sia un altro dei granchi che prende l'amministrazione finanziaria del nostro paese: un buon motivo per venire solo a farci le vacanze).

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Attendiamo quindi con fiducia il 31 ottobre.

Finora mi pare che Expo attragga scolaresche e milanesi che ci fanno una passeggiata alla sera con 5 € di biglietto. Se è vero che il successo non si misura con il numero dei biglietti venduti come dice qui Alessando Nucara, in un momento di crisi come questo, l'equilibrio dei conti è fondamentale, così come è importante l'uso ottimale delle poche risorse disponibili.

Per la massima chiarezza: convincere le scolaresche a non fare la gita scolastica a Ravenna o Venezia e portarle all' Expo, farà felice l'Expo (come ente che incassa, ed i suoi espositori di panini che vendono panini) ma certamente sottrarrà lavoro agli operatori di Venezia e Ravenna.

Allo stesso modo attrarre così tanta movida milanese la sera come sembra che accada, sottraendola ai luoghi tradizionali dell'aperitivo e del passeggio, è un altro effetto da considerare.

Spendere dei miliardi per una iniziativa mainstream (posso tradurre di moda?) che ha l'effetto di spostare i consumi interni da una parte all'altra del paese non penso sia un obiettivo né un successo.

Attendiamo quindi il 31 ottobre, con la speranza che l'Expo non debba andare sui giornali per altri fatti negativi che pure ci sono stati in passato, sperando che i numeri siano di conforto, anche quelli dei biglietti, soprattutto dei turisti stranieri AGGIUNTIVI che Expo avrà saputo attrarre.

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Oggi 9 luglio 2015, aggiungo il link a quest' articolo che mette in dubbio i dati divulgati da EXPO.
Io attendo il 31 ottobre.
Sembra proprio che EXPO dia dei dati non verificati.

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Oggi, domenica 20 settembre, val la pena di segnalare due Tweet, di due persone serie:

Uno è il Presidente della mia Regione Emilia Romagna che ha investito in Expo ben 8 milioni di Euro e felice dice:




L'altro è il Se. Stefano Quintarelli che nota



Mentre l'amico Paolo Genta che è andato proprio ieri ad Expo segnala sulla propria pagina Facebook:

http://www.primapaginareggio.it/coldiretti-ad-expo-con-il-tarocco-del-parmigiano-reggiano/


Si aggiunga che la Regione Emilia Romagna per l'occasione ha organizzato ben 12 eventi in una giornata, con conseguente sforzo organizzativo





giovedì 28 maggio 2015

Urbanistica del territorio turistico

Se mai qualcuno vorrà occuparsi di urbanistica per il territorio turistico in Italia (di cui mi occupo con pochissimi amici), assieme alla migliore graduazione delle imposte e tasse per le attività turistiche, solo allora potremo iniziare ad attrarre capitali che investiti faranno lavorare l'industria delle costruzioni e del legno-arredo, oltre che a creare posti di lavoro nell'hospitality e nel turismo in generale.

Fino a que momento - mi spiace dirlo - siamo lontani anni luce da quel che si dovrebbe fare.

E non serve attendere la riforma del titolo V per cambiare. Basta molto meno: volerlo e smetterla di affidarsi ai sliti noti, che hanno creato questo disastro.

martedì 26 maggio 2015

Hotel pipeline - Hotel under contract in April 2015 - Source STR



There are 654 hotels totalling 150,762 rooms Under Contract in the Middle East/Africa region, according to the April 2015 STR Global Construction Pipeline Report. This represents a 9.4-percent increase in rooms Under Contract compared with April 2014 and a 21.6-percent year-over-year increase in rooms under construction. The Under Contract data includes projects in the In Construction, Final Planning and Planning stages but does not include projects in the Unconfirmed stage.

The region reported 78,824 rooms in 332 hotels under construction for the month.

Among the Chain Scale segments, the Upper Upscale segment accounted for the largest portion of rooms in the Under Contract stage, 34.6 percent with 52,234 rooms. Two other segments each accounted for more than 15.0 percent of rooms Under Contract: Upscale (21.8 percent with 32,877 rooms) and Luxury (18.8 percent with 28,300 rooms).

The Upper Upscale segment made up the largest portion of rooms under construction, 38.0 percent with 29,915 rooms. Two other segments each accounted for more than 20.0 percent of rooms In Construction: Luxury (21.1 percent with 16,642 rooms) and Upscale (20.3 percent with 15,985 rooms).

Europe hotel pipeline for April 2015
There are 857 hotels totalling 138,152 rooms Under Contract in Europe. This represents a 6.4-percent decrease in rooms Under Contract compared with April 2014 and a 3.6-percent year-over-year decrease in rooms under construction. The Under Contract data includes projects in the In Construction, Final Planning and Planning stages but does not include projects in the Unconfirmed stage.

The region reported 58,372 rooms in 360 hotels under construction for the month.

Among the region’s key markets, Istanbul, Turkey, reported the most rooms under construction with 4,902 rooms in 24 hotels. Three other markets reported more than 3,000 rooms under construction: Greater London, England (4,440 rooms in 26 hotels); Moscow, Russia (3,103 rooms in 13 hotels); and Greater Amsterdam, Netherlands (3,026 rooms in 11 hotels). - See more at: http://www.traveldailynews.com/news/article/66193/str-global-emea-us-central-south#sthash.nxdvFuR6.dpuf


(continua qui Travel Dayly News)

The Luxury segment accounted for the largest portion of rooms In Construction at 36.2 percent with 4,240 rooms. Two other segments each accounted for more than 15.0 percent of rooms In Construction: Upper Midscale (17.9 percent with 2,102 rooms) and Upscale (17.1 percent with 2,008 rooms).