sabato 14 gennaio 2012

«Questo sarebbe un 4 stelle?» Star dello sci contro Cortina



Il mio amico Claudio mi segnala:

Ciao Raffaello. Ti mando questo articolo uscito oggi sul Corriere Veneto. Aspetto un tuo commento. Ciao.

«Questo sarebbe un 4 stelle?»
Star dello sci contro Cortina
Lo sfogo della Mancuso: meglio il mio camper. Pesanti lamentele sull’albergo della squadra americana


CORTINA D’AMPEZZO - Un albergo non adeguato alle esigenze di una campionessa dello sci e un feroce sfogo su Facebook. All’americana Julia Mancuso, una delle superstar del circo bianco femminile in questi giorni a Cortina per la Coppa del Mondo, la sistemazione all’hotel Splendid Venezia proprio non va giù. «Qualcuno conosce un buon hotel a Cortina? - chiede pubblicamente l’italoamericana sul social network -. Dalla nostra esperienza qui, 4 stelle significa 2 reali... Voglio solo svegliarmi riposata la mattina, datemi consigli così prenotiamo già per il prossimo anno». L’avvenente ed estrosa americana, fidanzata con il campione norvegese Aksel Lund Svindal, spiega la natura del problema in un successivo commento (a proposito, venerdì sera erano ben 160 i "mi piace" e 81 i commenti allo status della campionessa, quasi tutti di fan italiani che evidentemente conoscono il problema), spiegando che il problema non è soltanto suo madi tutta la squadra americana.

«Siamo all’hotel Splendid Venezia, la gente è molto simpatica ma la struttura è davvero datata. I muri devono essere troppo vecchi o qualcosa del genere, mi sono alzata con il mal di testa: sto pensando di dormire nel mio Volkswagen California questa notte». Un piccolo camper poco riscaldato (che l’americana utilizza per gli spostamenti durante la stagione europea della Coppa del Mondo) meglio di un quattro stelle nel centro di Cortina? Le accuse della Mancuso non sono dunque capricci da star che pretende il super lusso a tutti i costi, ma vengono da una ragazza che in passato ha spesso viaggiato da globetrotter e in maniera un po’ hippie: il segno, soprattutto dal punto di vista della rumorosità, doveva essere stato passato, tanto da pregiudicarne il sonno. Delle sistemazioni inadeguate per le atlete a Cortina si parla comunque da un po’: negli anni scorsi squadre di livello medio-alto si erano ritrovate con stanze minuscole per preparare gli sci, e con spazi molto ridotti per la fisioterapia.

Problema tutto italiano, condiviso con l’unica altra tappa della Coppa del Mondo femminile nel Bel Paese, l’appuntamento biennale di Tarvisio (che infatti è stato cancellato per il futuro). «Ci dispiace molto per la Mancuso e per la squadra americana - replica il presidente degli albergatori di Cortina, Gherardo Manaigo -, verificheremo la segnalazione e parleremo con il titolare dello Splendid Venezia. L’albergo effettivamente non è nuovissimo e non è stato ristrutturato di recente». La struttura è datata 1956, l’anno dell’Olimpiade invernale ampezzana. Perché alloggiare in quell’albergo una delle due migliori squadre del mondo, allora? «Purtroppo è questo il punto: sapendo che gli americani - dice ancora Manaigo - sono abituati a ben altri standard, era il caso di sistemarli in un hotel di classe superiore, oppure nel nuovo Rosa Petra, per esempio. Purtroppo l’organizzazione quest’anno ha un budget ridottissimo, e i risultati sono questi». Lo sfogo della Mancuso, e in genere il livello di ospitalità ricevuta non solo dalle atlete ma dalla nutrita delegazione della Federazione internazionale, rischiano di essere un pessimo biglietto da visita per l’obiettivo principale nel prossimo futuro di Cortina d’Ampezzo, cioè l’organizzazione dei Mondiali di sci del 2017. Se allo scarso peso politico (l’Italia è senza delegato dopo le vicende giudiziarie dell’ex presidente Morzenti) si aggiungono difetti organizzativi, spuntarla su candidate dal richiamo minore ma dal budget più che doppio diventa davvero difficile.

Andrea Saule
14 gennaio 2012

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nella mia vita ho incontrato sedicenti albergatori che sostenevano di avere ristrutturato l'albergo. Invece, si erano limitati a cambiare gli elastici alle poltrone! Conosco una ditta veneta di "hotel contract" che costruisce alberghi chiavi in mano, solo all'estero. Qui in Italia non c'è ancora l'attitudine a cambiare l'arredamento etc, ogni 10/11 anni, purtroppo!