domenica 15 aprile 2012

Proud to be italian: crederci e avere fiducia.


La Banca d'America ( Bank of America ), oggi è la seconda banca degli Stati Uniti, e la quarta per capitalizzazione. Molti sanno come è nata, lo vorrei raccontare brevemente per gli altri che non conoscono la storia.

Questa è la storia di Amedeo Giannini un italiano di San Francisco nato nel 1870 da una famiglia di origini liguri . Suo padre si uccise per i debiti, e Amedeo fu cresciuto da una famiglia di conoscenti i Fava/Stanghellini.

La sua storia di banchiere inizia nel 1892, quando sposa Florinda Cuneo, una bella ragazza con un forte patrimonio, tra cui le azioni della Banca Columbus di cui diviene un amministratore. Giannini era critico nei confronti della banca, perchè prestava soldi solo ai clienti più grandi e ricchi. Così nel 1904 la lascia e con l'aiuto di 143 piccolissimi azionisti fonda la Bank of Italy. ( Wikipedia )

Nel 1906 San Francisco fu distrutta da un terremoto cui seguì un incendio devastante. Giannini riuscì a recuperare il denaro custodito nella banca e metterlo al sicuro. Le altre banche avevano gli uffici distrutti e non erano riuscite a recuperare il denaro dai forzieri, invece Giannini aveva la liquidità indispensabile per poter avviare la ricostruzione di San Francisco. Così, iniziò a prestare i soldi necessari a ricostruire le case distrutte. Si racconta che il suo "ufficio" fossero alcune assi su due barili al mercato del pesce.

La sua regola fu: prestare denaro a chiunque avesse la capacità e la volontà di lavorare.

Grazie a italiani come Giannini San Francisco risorse, e l'America divenne grande.
Più tardi Giannini testimoniò con grande orgoglio che tutto il denaro prestato in quell'occasione fu restituito.

Credo che questa storia possa avere non una, ma molte "morali", ognuno trovi quella che meglio gli confà.
Per me due sono importanti:

1. La rinascita economica di San Francisco è stata fatta grazie alla liquidità data "a pioggia" a molti piccoli imprenditori che avevano voglia di fare;
2. Il prestito era dato sulla fiducia della persona. Giannini non era certamente stupido, ma ci sono diverse testimonianze che confermano che lui per prestare i soldi doveva "credere" nell'onestà e voglia di lavorare delle persone. Il fatto che lui si affretti ad affermare che poi il denaro era stato tutto restituito significa che forse qualche dubbio l'aveva sollevato.

Da allora il mondo è enormemente cambiato, e l'Italia non assomiglia per nulla all'America, nè di allora nè di oggi. Se però quest'Italia vuole risollevarsi da una crisi dalle molte origini e molte cause, probabilmente deve ripartire da alcuni valori fondamentali, quelli in cui credeva Giannini: onestà, lavoro, fiducia.

Dico che ce se la può fare. Chi se ne va non è da biasimare. Però chi resta, perchè non ha alternative o perchè ci crede, deve fare una cosa sola: smetterla di tacere e mandare affan... chi non risponde ai requisiti: lavoro, onestà e fiducia.

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