Chi la dura la vince
Questa è la storia di un insuccesso che si trasforma in un successo.===================================
All'inizio è un'idea, come al solito. Mi occupo di consulenza alberghiera e di promozione di aziende fornitrici per il settore hotel e costruzioni in generale.
Le cose vanno male, per tutti. Stamani un Presidente di importante cooperativa di costruzioni, mi dice testualmente "Fare ribassi di circa il 50%, senza margini, vuol dire strangolarci,... questo è un sistema malato" Lavorare per perdere è folle. E' la guerra dei poveri.
E allora un'idea... facciamo un gruppo di aziende, ogni azienda investe circa 6-8mila Euro, ed altri 6-8mila li mette la Regione Emilia Romagna, e li usiamo per un ampio programma di promozione del design italiano verso l'estero.
L'unione fa la forza. Va bene.
Dico: le cose in Italia non funzionano perchè spesso franano sul volontariato.
Allora propongo: "Mi metto a disposizione, con un piccolo compenso fisso, più un compenso variabile, niente volontariato. Budget di spesa condiviso, trasparente, obiettivi da raggiungere, premi se si raggiungono"
Invito un po' di imprenditori ai primi di luglio. Quattro ci stanno. Lavoriamo in luglio ed anche in agosto. In tutto dedichiamo cinque lunghe riunioni, definiamo un programma e lo presento ad un gruppo di circa 20 aziende medie e piccole, tre quattro anche grandi.
Individuo anche un ottimo consulente che sa come organizzare la parte burocratica della domanda regionale. Non solo, ma ha anche una fitta rete di corrispondenti e di uffici propri in giro per il mondo. Riunioni, in luglio, in agosto, viaggi e riunioni in settembre.
Ecco le risposte di alcuni:
Gentile Dott. Zanini,
ho parlato con i miei titolari che, presi da altre situazioni
particolarmente impellenti, non sono particolarmente interessati al
progetto.
La ringrazio comunque per il tempo dedicatoci.
Ringrazio, ma non gli ho nemmeno parlato ai titolari... ma!
La ringrazio per l’informazione, ma trovandoci in piena fase di ristrutturazione commerciale italiana ed estera non siamo in grado di darVi una risposta in così breve tempo. Tenga peraltro conto che la ns. Azienda è già presente in vari mercati esteri con strutture proprie dedicate o accordi di promozione esclusiva.
Capisco che stanno ristrutturandosi. Le cose vanno male, lo sappiamo. Però cosa dice questo AD? Dice che hanno già distributori... dove? Turchia, Libano, Paesi del Golfo? E quindi un'azione di promozione e commercializzazione non vi serve? Il mio obiettivo è trovare lavoro per tutto il gruppo: falegname, finestre, vacuum cleaner, porte, piscina, centro benessere, illuminazione, ....
Un concetto nuovo. Forse troppo complicato per qualcuno che sta ristrutturando l'azienda. Il fatto che in Italia non abbia mai funzionato con successo, vuol dire che non possiamo provare?
Senza alcuna ironia. E' un momento davvero duro. Però si tratta di un piccolo investimento, che è come una valanga, inizia pian piano. Chi mi conosce sa cosa so fare.
Un altro.
E’ vero che senza investire non si ottengono risultati, ma noi di investimenti ne facciamo continuamente, ne è la prova il nostro progetto in Brasile per il quale stiamo facendo un grosso sforzo economico.
L’iniziativa è interessante, ma in questo momento non possiamo fare altri investimenti che non portano ritorni “quasi immediati”, pertanto le dico che non aderiamo ma le facciamo una proposta, se riuscirete (e ve lo auguriamo) ad attivare questo gruppo e iniziate ad ottenere lavori concreti da fare, siamo disposti ad aggregarci in un secondo momento, consapevoli che non avremo il rimborso dalla regione.
Dunque, dunque... gli agenti che vanno in giro per il mondo e portano lavori vanno bene. Ma dai! Io volevo fare un programma di promozione con un budget di circa 1,2 milioni in tre anni, di cui il 50% pagati dalla Regione e voi mi proponete di fare da me, con i miei soldi? Putroppo non riesco ad investire 1,2 milioni da solo, proprio non posso.
Ti ringrazio per il coinvolgimento e per la possibilità che ci hai proposto.
Mi dispiace però doverti comunicare che ad oggi abbiamo deciso come XXXX di non aderire alla vostra iniziativa .
In futuro potremmo eventualmente valutare altre opportunità che dovessero profilarsi .
Oeeee, ragassi.
Questi mi hanno sempre detto quanto sono bello e quanto sono bravo. Da anni.Mai vista una lira e vogliono anche essere informati delle "novità"
[Ecco la novità, sto aspettando l'erogazione di un finanziamento deliberato per far partire un hotel di 84 camere, pensi che sia interessante?]
Ad un piccolo imprenditore che stimo molto ho chiesto perchè prendessi solo dei no. Ecco la sua risposta... molto interessante:
Simpatia per simpatia,
ritengo che ci siano varie cause che concorrono: il mio parere è che la sfiducia nell'ente pubblico per noi imprenditori è totale per cui qualsiasi azione da esso finanziata fa pensare a qualcosa di sprecato. Gli imprenditori preferiscono fare da soli aiutandosi tra loro ma senza aiuti dallo stato e su azioni mirate
Quindi la disistima dell'ente pubblico è maggiore della stima che provi per me? Quanti guai fa questo ente pubblico!
Inoltre due dei quattro imprenditori che avevano dato avvio al progetto, vedendo che non si aggrega nessun altro, iniziano ad avere dubbi e pensano di lasciar perdere.
Ecco quindi che sono molto demoralizzato, ho lavorato per due mesi, ho fatto chilometri e chilometri che nessuno mi ha pagato (scusate, il gasolio non me lo regalano) credendo nell'idea che si possa portare in giro per il mondo il meglio del design per l'hotel ed il contract italiano, e invece ho fallito.
Cosa fare? Mollo? Non sono il tipo. Ho la testa dura.
Chiamo il consulente che prepara la pratica e gli dico "dobbiamo iniziare" in qualche modo. Non deve essere una sconfitta.
Mi dice che c'è un piccolo gruppo di imprenditori che ha fatto un progetto simile.
Bene. Ci aggreghiamo in due o tre... e poi vediamo.
Fermarci no.
Sorpresa... mi chiama un'azienda che prima mi ha detto no, e adesso? Miracolo? Dice sì? Si sono convinti.
Io l'ho sempre detto, i no sono sì ed i sì sono no. (era ed è così anche con le ragazze)
Quindi? All'inizio di questo post ero demoralizzato.
Adesso invece sono contento. In un'ora è cambiato tutto. Il progetto parte.
A sera mi chiama anche la direttrice marketing di una bella azienda media, con 35 milioni di fatturato e un marchio bello e noto, e mi dice che sì, entrano anche loro.
Pensavo di essere solo, adesso ho già cinque aziende. Per fare il progetto me ne servivano sei. Altrimenti ci aggreghiamo ad un altro gruppo. L'importante è partire.
Chi vuole partecipare ha ancora tempo fino a lunedì per aderire.
Caratteristiche: aziende dell'Emilia Romagna, fino a 50 milioni di fatturato, che vogliano investire 10-15mila Euro (in più di quanto già non investano) sull'estero (iniziamo dalla Turchia e paesi del Mediterraneo).
L'invito è aperto a tutti, anche a quelli che hanno detto no. Restare fuori penso che sarebbe un errore.
Quindi chiamatemi domani Venerdì 14.
Per le altre aziende, quelle più grandi o quelle che hanno sede fuori dall'Emilia Romagna, un po' di pazienza, troveremo il modo per farvi diventare sponsor dell'iniziativa.
Tutti avranno vantaggi.
Lunedì incontro gli imprenditori del Bahrain con entusiasmo.
Ho mandato un messaggino a mia moglie che mi ha risposto
Chi la dura la vince.
Nessun commento:
Posta un commento