La borsa - le borse - stanno lentamente uscendo dalla crisi. L'economia no.
Le aziende (anche quelle turistiche) hanno ridimensionato i costi, ridotto il break even, ricominciato a vedere qualche piccolo utile, MA la crisi dell'economia continua con - solo in Italia - quasi un milione di disoccupati in più.
Vuol dire meno consumi, anche meno consumi turistici.
I servizi turistici hanno prezzi decrescenti, oppure sono venduti persino a prezzi comunque elevati, ma in quantita' inferiore, vengono prodotti con meno personale, e quindi con qualita' inferiore - che rasenta il disservizio.
Alla fine di questo ciclo avremo migliaia di aziende turistiche che verranno espulse dal mercato. Chiuderanno e resteranno chiuse per parecchio tempo.
I proprietari degli immobili tenteranno decine, centinaia di trattative di vendita a prezzi inavvicinabili secondo i Business Plan studiati a valori 2010 (e non più a valori 2007). Andranno tutte a monte.
Tutto questo avrà conseguenze importanti sulla qualità urbana di intere zone del Paese.
Per questo ha fatto bene la regione Sicilia a indirizzare il contributo pubblico verso il rinnovo delle strutture turistiche esistenti.
Bisognerebbe mettere intelligenza ed innovazione per favorire il rinnovo urbanistico di intere zone turistiche. Coinvolgendo esperti di gestione alberghiera, architetti e designers, esperti di finanza.
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
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