sabato 1 settembre 2012

Vieni ad investire in Italia, o no?

Scorrendo "Scarsa occupazione e declino del paese" di Massimo Famularo ho trovato una interessante tabella elaborata dal World Bank, che racconta in modo sintetico quanto è facile per un investitore lavorare in un determinato paese.

Credo che la lettura di questa tabella possa orientare le decisioni più semplici di migliaia di potenziali investitori, soprattutto nel turismo.

Leggete la tabella, Ranking of Economies - Doing Business e certamente non vi stupirete a vedere che l'Italia è al 87° posto nella classifica mondiale. Tanto per capirci lì intorno ci sono Zambia, Mongolia, Fiji, Namibia.

Ai primi posti i Paesi dove vorreste che vostro figlio emigri... Nuova Zelanda, Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna. La Germania è 19°, La Francia 29°.

"Dealing with contruction permits" l'Italia cade al 96° posto in classifica mondiale. L'Ikea (che è l'Ikea) si è scottata le dita. Ma anche Sir Rocco Forte che ha voluto il bellissimo investimento di Verdura Resort in Sicilia.

Siamo al 98° posto per la facilità ad ottenere credito, ma forse quel che è peggio al 109° posto per ottenere l'energia elettrica (stiamo parlando di impiantare una fabbrica, mica di parcheggiare una roulotte).

Siamo al 158° posto per "Enforcing Contracts". La situazione disastrosa della nostra giustizia è nota in tutto il mondo. E voi (tu?) andresti a stabilire la tua azienda in un paese dove se litighi con qualcuno non ottieni giustizia?

A leggere queste statistiche capisco perchè il mio amico Marco, e molti come lui, se n'è andato nella scorsa primavera.

E' andato in Australia, che sta al 15 posto generale. E' arrivato lì ed ha aperto la sua nuova società (L'Australia è al 2° posto nel mondo per aprire una start up). Aveva un po' di soldi con sè, ma ha anche ottenuto sufficiente credito (l'Australia è all' 8° posto).

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C'è quindi qualcuno che si meraviglia al leggere queste statistiche?
Qualcuno che dice "no!" non è vero? Non sono questi i problemi del paese?
Qualcuno che pensa sinceramente che l'immagine che ne esce dell'Italia è deformata?

Cosa c'è da fare è chiaro. E per molti me compreso è chiaro da troppi anni. Oltre a lamentarci di quello che hanno fatto quelli che abbiamo votato, oggi si tratta di chiedere a chi voteremo di affrontare seriamente questi problemi.






1 commento:

Anonimo ha detto...

La Compagnia Forte ha ricevuto sostanziosi importi a fondo perduto dalla Regione Sicilia pur di aprire il Resort Verdura. Fare un assetato campo da golf in quella parte di Sicilia vuole dire attingere acqua dal fiume Verdura, oppure costruirsi un acquedotto ad hoc. Capitò anche a Sciacca, dove un acquedotto doveva fornire una parte della città e 4 alberghi a Sciaccamare (oltre 2000 persone tra clienti e personale).