Da: TRI Ospitality Consulting
http://www.trihospitality.com/
Un ottimo luglio 2010 per gli hotel di Londra Parigi e Roma. Con Londra che ottiene anche ottimi risultati di utile per stanza, mentre Parigi e Roma soffrono il peso del costo del personale...
... probabilmente non sono solo gli albergatori a dover riflettere sulle conseguenze della crisi ma anche il SISTEMA PAESE. Vogliamo parlarne ministra Vittoria Brambilla? Ed insieme a lei... i responsabili regionali e comunali del turismo e dell'urbanistica?
Abbiamo le idee chiare su cosa deve cambiare? Oppure aspettiamo qualche decina d'anni ancora?
Mettiamo insieme una "laundry list" per l'ospitalità italiana. Commenta questo post aggiungendo un suggerimento per il mistro Brambilla.
European Chain Hotels Market Review – July 2010
High costs hinder profitability in Rome and Paris
Rome, Paris and London are amongst the most successful hotel markets in Europe in terms of
achieved Total Revenue per Available Room (TrevPAR) but it appears that the French and
Italian capitals have to work twice as hard to achieve the same profitability as the UK capital,
according to the latest HotStats survey.
Whilst London hoteliers were achieving a profitability conversion at a gratifying 55.6% in July
on the back of an achieved TrevPAR of €250.46, Paris and Rome suffered due to high cost
levels, resulting in a much lower conversion.
For Paris in July, in addition to the abundance of tourists to the city, high demand levels from the
annual showpiece event of the final stage of the Tour de France was enough to drive a TrevPAR
of €209.84 in the French capital, which was within 20% of the level achieved by London.
However, with payroll costs at 36.2% of total revenue in Paris, compared to 20.1% in London,
the difference in profit conversion between the two markets is more than 20 percentage points, as
the French capital converted at 35.3%.
Similarly, whilst Rome achieved a TrevPAR of €223.64, primarily due to a strong performance
in the rooms department, with a room occupancy of 84.9% at an achieved average room rate of
€183.71, hotels in the city converted at just 23.2% of total revenue. With a payroll cost almost
double that of London, at 38.5% of total revenue in July, it is not hard to see why profit
conversion levels remain a challenge in the Italian capital.
President PLANETHOTEL.NET Hotel Advisory and Consultancy, Hotel Project Management, Hotel Building & Contract. We focus on the hardware of hospitality. Torna a PLANETHOTEL.NET
domenica 29 agosto 2010
domenica 22 agosto 2010
Consulenti?
Chiaccherando con un amico diciamo che i consulenti in Italia non vengono considerati.
Per forza, penso. Ce ne sono pochi di validi e affidabili. Chi ne avrebbe bisogno pensa di essere meglio dei suoi consulenti, salvo "dopo" accorgersi che avrebbe dovuto ascoltarli.
Nel settore degli investimenti nell'hospitality questo e' particolarmente vero.
Molti "soi disant" consulenti rispondono a quella vecchia definizione - peraltro ancora molto valida - che recita: "il CONSULENTE e' quello che per dirti che ore sono ti chiede in prestito l'orologio, e spesso si dimentica di restituirtelo".
Gli enti pubblici sono pieni di Consulenti che se facessero bene il loro lavoro sarebbero molto utili. Ma sono stati scelti perche' amici degli amici.
Molti anni fa facevo una consulenza di vendite e marketing ad un'azienda. Cosi' come oggi prendevo molto sul serio il mio lavoro e credevo fosse il mio dovere dire quello che pensavo.
Il titolare alla fine di una discussione tronco' il discorso dicendo "senta dr Zanini se lei e' tanto bravo, perche' non si fa la sua azienda".
Per l'imprenditore che rischia, il consulente e' quello che rischia coi soldi degli altri. Eppure il buon consulente, che studia, si aggiorna, conosce mille casi studio, puo' in pochi istanti dare un suggerimento che richiederebbe molti mesi e molte prove per essere verificato.
A proposito quella azienda di cui parlavo dopo molti anni ha sviluppato con successo alcune idee che le avevo suggerito.
Per questo quando si sente che si ha bisogno di un suggerimento o di una consulenza e' meglio affidarsi ad una societa' che sappia indicare il consulente migliore per il caso specifico e che partecipi con il proprio management a tutta l'attivita' di consulenza, meglio se mette insieme tutto un gruppo con molte qualificazioni che coprano un po' tutti gli aspetti del lavoro.
Un po' quello che facciamo noi.....
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
Per forza, penso. Ce ne sono pochi di validi e affidabili. Chi ne avrebbe bisogno pensa di essere meglio dei suoi consulenti, salvo "dopo" accorgersi che avrebbe dovuto ascoltarli.
Nel settore degli investimenti nell'hospitality questo e' particolarmente vero.
Molti "soi disant" consulenti rispondono a quella vecchia definizione - peraltro ancora molto valida - che recita: "il CONSULENTE e' quello che per dirti che ore sono ti chiede in prestito l'orologio, e spesso si dimentica di restituirtelo".
Gli enti pubblici sono pieni di Consulenti che se facessero bene il loro lavoro sarebbero molto utili. Ma sono stati scelti perche' amici degli amici.
Molti anni fa facevo una consulenza di vendite e marketing ad un'azienda. Cosi' come oggi prendevo molto sul serio il mio lavoro e credevo fosse il mio dovere dire quello che pensavo.
Il titolare alla fine di una discussione tronco' il discorso dicendo "senta dr Zanini se lei e' tanto bravo, perche' non si fa la sua azienda".
Per l'imprenditore che rischia, il consulente e' quello che rischia coi soldi degli altri. Eppure il buon consulente, che studia, si aggiorna, conosce mille casi studio, puo' in pochi istanti dare un suggerimento che richiederebbe molti mesi e molte prove per essere verificato.
A proposito quella azienda di cui parlavo dopo molti anni ha sviluppato con successo alcune idee che le avevo suggerito.
Per questo quando si sente che si ha bisogno di un suggerimento o di una consulenza e' meglio affidarsi ad una societa' che sappia indicare il consulente migliore per il caso specifico e che partecipi con il proprio management a tutta l'attivita' di consulenza, meglio se mette insieme tutto un gruppo con molte qualificazioni che coprano un po' tutti gli aspetti del lavoro.
Un po' quello che facciamo noi.....
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
martedì 17 agosto 2010
Pininfarina e la progettazione degli hotel
Credo che i signori architetti italiani dovrebbero leggere con attenzione questa notizia, non proprio recente.
The Keating Hotel by Pininfarina, the first luxury “Boutique Hotel” in San Diego, California, is a combination of Italian design with sophisticated and personalized service. Designed by Pininfarina, which expresses itself for the first time into hotel design, the Keating is centrally located in the heart of the Gaslamp Quarter in an historical building dated 1890. The 35-room, 4-floor hotel can guest up to 72 people and boasts 8 suites and an environment characterized, such as in the Pininfarina tradition, by pure, clean, ergonomic design,where breathtaking form meets function in every possible detail.
Visit www.thekeating.com
The Keating Hotel by Pininfarina, the first luxury “Boutique Hotel” in San Diego, California, is a combination of Italian design with sophisticated and personalized service. Designed by Pininfarina, which expresses itself for the first time into hotel design, the Keating is centrally located in the heart of the Gaslamp Quarter in an historical building dated 1890. The 35-room, 4-floor hotel can guest up to 72 people and boasts 8 suites and an environment characterized, such as in the Pininfarina tradition, by pure, clean, ergonomic design,where breathtaking form meets function in every possible detail.
Visit www.thekeating.com
Non e' la maledizione dei 4 verdi.
E' caduto un colonnino del poggiolo della Banca Toscana a Siena, la notte prima del Palio, quello che il ministro Brambilla voleva chiudere per timore che qualche cavallo ne rimanesse azzoppato. Invece a morire e' stato il capodelegazione della citta' di Avignone, appassionato del Palio, della Toscana, e dell'Italia, come moltissimi stranieri, morto per aver scelto l'Italia per 40 anni a fila per le sue ferie.
In poche righe c'e' tutto il racconto dell'Italia degli anni Duemila, quella che ci hanno lasciato i nostri padri e che noi abbiamo solo peggiorato.
Ma la ministra non ha davvero nulla di meglio da fare o da dire? Oltre che dei cavalli perche' non si occupa seriamente di turismo?
E la banca - come tutti i proprietari di immobili anche turistico alberghieri - non ha un responsabile ed un budget per la manutenzione?
Possibile che l'evento più interessante e che attira più turisti debba essere funestato da un incidente di tale gravita'?
I tecnici comunali, i vigili del fuoco, gli amministratori condominiali, i vigili municipali, tutti quelli che rompono le palle se c'e' un documento incompleto o appena impreciso, non si accorgono, non sono responsabili sia del colonnino di una Banca(!) sia del calcestruzzo della casa dello studente all'Acquila.
Qualcuno per dignità perché non da' le dimissioni e va a zappare la terra?
In quest' Italia di inetti ed incapaci, che raggiungono posizioni di potere senza vero merito, c'e' da meravigliarsi che qualcuno esca vivo da una sala operatoria o che un ponte regga.
Se vorremo (come nazione tutta) tornare a vincere sui mercati mondiali dovremo mettere la qualita', la responsabilita', la professionalita' in cima ai nostri valori. E smetterla invece di "fidarci" degli amici o degli amici degli amici. E dei cognati (vero, Fini?)
Il dubbio pero' e': vogliamo?
O tutta la nostra società e' talmente ricca e mollemente adagiata sulle proprie PRESUNTE ricchezze da pensare che non val la pena impegnarsi?
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
Il modo più pratico e veloce di contattarmi è inviarmi
una mail che leggo anche sul palmare.
dr Raffaello Zanini
In poche righe c'e' tutto il racconto dell'Italia degli anni Duemila, quella che ci hanno lasciato i nostri padri e che noi abbiamo solo peggiorato.
Ma la ministra non ha davvero nulla di meglio da fare o da dire? Oltre che dei cavalli perche' non si occupa seriamente di turismo?
E la banca - come tutti i proprietari di immobili anche turistico alberghieri - non ha un responsabile ed un budget per la manutenzione?
Possibile che l'evento più interessante e che attira più turisti debba essere funestato da un incidente di tale gravita'?
I tecnici comunali, i vigili del fuoco, gli amministratori condominiali, i vigili municipali, tutti quelli che rompono le palle se c'e' un documento incompleto o appena impreciso, non si accorgono, non sono responsabili sia del colonnino di una Banca(!) sia del calcestruzzo della casa dello studente all'Acquila.
Qualcuno per dignità perché non da' le dimissioni e va a zappare la terra?
In quest' Italia di inetti ed incapaci, che raggiungono posizioni di potere senza vero merito, c'e' da meravigliarsi che qualcuno esca vivo da una sala operatoria o che un ponte regga.
Se vorremo (come nazione tutta) tornare a vincere sui mercati mondiali dovremo mettere la qualita', la responsabilita', la professionalita' in cima ai nostri valori. E smetterla invece di "fidarci" degli amici o degli amici degli amici. E dei cognati (vero, Fini?)
Il dubbio pero' e': vogliamo?
O tutta la nostra società e' talmente ricca e mollemente adagiata sulle proprie PRESUNTE ricchezze da pensare che non val la pena impegnarsi?
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
Il modo più pratico e veloce di contattarmi è inviarmi
una mail che leggo anche sul palmare.
dr Raffaello Zanini
Ristorante Terre Alte near Rimini
One of the best seafood restaurant I have ever been.
A volte capita di mangiare veramente bene. Segnalo Terrealte www.ristoranteterrealte.com
A 15 minuti da Rimini, sulle colline sopra Gambettola in località Balignano di Longiano.
Per gli amanti del pesce un must.
Dodici antipasti tra caldi e crudi. Conditi con olio indimenticabile dove i sapori originali restano tali, fissati nella memoria anche dopo settimane.
Veramente uno dei pochissimi ristoranti da dieci e lode con una buona carta dei vini e un titolare simpatico e professionale.
Bisogna prenotare perché e' cosi' frequentato che si rischia di non trovare posto.
Ringrazio Sergio che ci ha invitati perché ci ha permesso di scoprire questa vera eccellenza italiana.
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
Il modo più pratico e veloce di contattarmi è inviarmi
una mail che leggo anche sul palmare.
dr Raffaello Zanini
=================================================
A volte capita di mangiare veramente bene. Segnalo Terrealte www.ristoranteterrealte.com
A 15 minuti da Rimini, sulle colline sopra Gambettola in località Balignano di Longiano.
Per gli amanti del pesce un must.
Dodici antipasti tra caldi e crudi. Conditi con olio indimenticabile dove i sapori originali restano tali, fissati nella memoria anche dopo settimane.
Veramente uno dei pochissimi ristoranti da dieci e lode con una buona carta dei vini e un titolare simpatico e professionale.
Bisogna prenotare perché e' cosi' frequentato che si rischia di non trovare posto.
Ringrazio Sergio che ci ha invitati perché ci ha permesso di scoprire questa vera eccellenza italiana.
Cordiali saluti
Raffaello Zanini
Il modo più pratico e veloce di contattarmi è inviarmi
una mail che leggo anche sul palmare.
dr Raffaello Zanini
=================================================
domenica 15 agosto 2010
Che fine ha fatto il T Hotel di Milano?
Sul sito dei T Hotels non si può più prenotare quello di Milano.
http://www.thotelgroup.it/prenotazioni
Facendo una ricerca on line non vi è nessuna informazione sul perchè.
E la pagina del sito che gli era dedicata è stata cancellata.
http://www.thotelgroup.it/thotel-milano
Calo dei vacanzieri nell'estate 2010
Oggi arrivano le notizie che avevamo previsto tempo fa (leggi il post Mediterraneo del 4 luglio).
Ma non serviva un genio per prevederlo, bastava parlare con la moglie che va al supermercato e con qualche amico con albergo al mare o in montagna.
Invece mi ha fatto sorridere amaramente quest'oggi al TG Regione l'amico Aureliano Bonini che è stato intervistato dal gionalista di Rai 3 per sapere come andava la stagione...
"bene, bene, bene...." diceva Aureliano.
E poi... finita l'intervista, ma ancora in onda, ha mimato il gesto di chi si asciuga il sudore dopo una faticata, come per dire.... che fatica fare un racconto positivo con i dati che ho in mano.
Il punto è che la spesa per turismo è correlata positivamente al PIL, e se l'anno scorso ha "tenuto" perchè alle ferie non si rinuncia e la crisi si sperava corta (e chi doveva perdere il posto di lavoro era "solo" in cassaintegrazione), quest'anno che la ripresa non è ancora arrivata la crisi si riflette direttamente sul consumo mondiale di turismo.
Comunque ecco la conferma.
Roma, 15 ago. (Apcom) - Meno spese per le vacanze estive: la crisi morde e gli italiani hanno tagliato del 10% contenendo i costi, scrive oggi il Sole24ore in un'ampia analisi che prende le mosse dalle rilevazioni dell'Osservatorio nazionale del turismo. A Luglio la spesa media delle vacanze in Italia è passata da 590 a 530 euro e per agosto non si prevedono sensibili cambi di tendenza; gli operatori prevedono di chiudere in ribasso rispetto al 2009. Tra i settori più sofferenti c'è quello balneare italiano. La ricerca di soluzioni low cost ha privilegiato località del mar Rosso e di altri paesi del Mediterraneo rispetto all'Italia. In difficoltà sul territorio nazionale anche l'agriturismo dopo anni di crescita. Il mercato deell'affitto delle case-vacanze ha registrato una contrazione fino al 15%. Resistono invece la montagna e le città d'arte grazie all'afflusso dei turisti stranieri. La durata media della vacanza degli italiani si è contratta di mezza giornata. E anche chi non si è mosso da casa non se la passa troppo bene: la spesa per il tradizionale pranzo di Ferragosto viene data in calo del 4%.
Ma non serviva un genio per prevederlo, bastava parlare con la moglie che va al supermercato e con qualche amico con albergo al mare o in montagna.
Invece mi ha fatto sorridere amaramente quest'oggi al TG Regione l'amico Aureliano Bonini che è stato intervistato dal gionalista di Rai 3 per sapere come andava la stagione...
"bene, bene, bene...." diceva Aureliano.
E poi... finita l'intervista, ma ancora in onda, ha mimato il gesto di chi si asciuga il sudore dopo una faticata, come per dire.... che fatica fare un racconto positivo con i dati che ho in mano.
Il punto è che la spesa per turismo è correlata positivamente al PIL, e se l'anno scorso ha "tenuto" perchè alle ferie non si rinuncia e la crisi si sperava corta (e chi doveva perdere il posto di lavoro era "solo" in cassaintegrazione), quest'anno che la ripresa non è ancora arrivata la crisi si riflette direttamente sul consumo mondiale di turismo.
Comunque ecco la conferma.
Roma, 15 ago. (Apcom) - Meno spese per le vacanze estive: la crisi morde e gli italiani hanno tagliato del 10% contenendo i costi, scrive oggi il Sole24ore in un'ampia analisi che prende le mosse dalle rilevazioni dell'Osservatorio nazionale del turismo. A Luglio la spesa media delle vacanze in Italia è passata da 590 a 530 euro e per agosto non si prevedono sensibili cambi di tendenza; gli operatori prevedono di chiudere in ribasso rispetto al 2009. Tra i settori più sofferenti c'è quello balneare italiano. La ricerca di soluzioni low cost ha privilegiato località del mar Rosso e di altri paesi del Mediterraneo rispetto all'Italia. In difficoltà sul territorio nazionale anche l'agriturismo dopo anni di crescita. Il mercato deell'affitto delle case-vacanze ha registrato una contrazione fino al 15%. Resistono invece la montagna e le città d'arte grazie all'afflusso dei turisti stranieri. La durata media della vacanza degli italiani si è contratta di mezza giornata. E anche chi non si è mosso da casa non se la passa troppo bene: la spesa per il tradizionale pranzo di Ferragosto viene data in calo del 4%.
sabato 7 agosto 2010
Acqua in bocca di Camilleri e Lucarelli
E noi italiani ci lamentiamo ... siamo dei geni, davvero, e nel mondo nessuno ci fermerebbe, se non fosse che:
- da qualche anno (venti? trenta?) preferiamo la furbizia del piccolo cabotaggio ai grandi obiettivi fatti di lavoro duro e obiettivi saldi.
- ci fidiamo solo di noi stessi e non facciamo gruppo, invece nel mondo globalizzato vincono i gruppi e le joint venture... questo tema si lega al primo: possiamo fidarci di un furbetto qualsiasi?
- siamo geniali e studiamo poco. Invece bisogna studiare, leggere, partecipare a corsi di aggiornamento, utilizzare proficuamente i consulenti... ma non frequentare i furbetti.
Un vero grande plauso a Camilleri e Lucentini, un'idea straordinaria quella di mettersi INSIEME e far diventare questo libretto "Acqua in bocca" il best seller dell'estate.
Invito gli imprenditori, ed i professionisti italiani a seguire l'esempio.
Che non significa perdere il controllo della propria creatura, anzi, ma inventare cooperazioni che diano un risultato maggiore della somma delle parti.
Ovviamente oggi ho comprato questo libretto e lo leggerò durante le vacanze.
Iscriviti a:
Post (Atom)