martedì 5 giugno 2012

Dai, Gnudi, dai!!!

Sono certo che questa è una strada giusta da percorrere.
E' solo un primo passo... ma come si sa in montagna si fa un passo alla volta.

 TURISMO: CIRILLO (PD),DARE AGEVOLAZIONI PER RISTRUTTURAZIONI
- ROMA, 5 GIU -

"Chiediamo al ministro Gnudi di prevedere nel Decreto Sviluppo delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni per le strutture turistico/ricettive, come già avviene per i privati passando, dal 36% al 50% del costo degli investimenti con un limite di spesa massimo individuato dal Governo'.

Si tratta di uno dei punti che PLANETHOTEL.NET ha messo in agenda da mesi, e che oggi viene riproposto con forza dall'On. Cirillo.
Ovviamente non è un'idea di PLANETHOTEL.NET solamente. L'abbiamo condivisa con molti albergatori di buon senso, a partire dall'amico Filippo Donati.

E' uno dei temi che abbiamo messo in rilievo fin dai convegni dello scorso anno. E che è stato oggetto di uno specifico intervento nel convegno nazionale del 18 Novembre scorso a Bologna.

E' nostra convinzione che agevolare gli hotel che desiderano ristrutturare è un modo per far muovere l'economia italiana (edilizia e arredo).

Nel corso della nostra attività di supporto e project management per gli albergatori e gli architetti che si occupano di progettazione e ristrutturazione degli hotel, ci siamo fatti la convinzione che senza modifiche sostanziali alla legislazione sia fiscale che urbanistica, molti piccoli hotel sono destinati a chiudere per abbandono.


La richiesta rivolta al Ministro del Turismo, il bolognese Gnudi, adesso arriva dal responsabile Turismo del Pd, Armando Cirillo.

'E' una misura fondamentale - spiega - che consentirebbe non solo di dare una spinta generale all'economia, ma anche e soprattutto di rilanciare gli investimenti nel turismo riqualificando le strutture alberghiere italiane che devono raggiungere livelli di qualità elevata per competere. E' una misura che potrebbe essere utilizzata anche per consentire alle imprese ricettive di adeguarsi alle normative antincendio entro i termini stabiliti dalla legge. Sarebbe un segnale importante per il turismo italiano - conclude Cirillo - un comparto fondamentale della nostra economia che aspetta misure di questo tipo da tanto tempo'.

Sono d'accordo con Armando Cirillo, e lo ringrazio di aver postato il suo appello direttamente sulla mia pagina FB. Credo che nessuno possa dirsi contrario.
E' il caso di una norma condivisa, che fa bene al settore, all'economia, e all'Italia. Un pezzetto di quel "piano città" che il governo dovrebbe varare a giorni.

Chiedo anche ai deputati e senatori di tutti gli schieramenti di sostenere questa idea.

Gnudi, se ci sei.... fatti sentire.

Non è un intervento organico, ma un buon primo passo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Incentivare il Turismo in Italia, vuole dire partire SERIAMENTE dalle sue fondamenta! Trovo incomprensibile ed ingiustificabile che un ammasso ferroso (Tour Eiffel) sia il monumento più visitato al mondo! In Germania, dopo pochi scavi e reperti archeologici ritrovati, sanno come costruire un Castrum Romano (Saalburg) Idem avviene in Gran Bretagna ed altre Nazioni dove c'è stato l'Impero Romano. Qui, in Italia, ci arrabattiamo per portare turisti dall'estero verso l'Italia. Le traduzioni dall'italiano alle varie lingue straniere utilizzate nei siti istituzionali lasciano alquanto a desiderare sia come contenuti e sia come numero. Basta visitare i siti Italia, Alitalia, Trenitalia etc. per rendersene conto. Anzi Trenitalia traduce in inglese solo alcune pagine, poi se una persona cerca maggiori informazioni viene rinviato al sito delle Ferrovie e scopre che molte pagine esistono solo in italiano. In Veneto c'è un Hotel Contractor, ma esegue pochissimi lavori in Italia perché non c'è l'usanza di cambiare l'arredamento dopo 10/12 anni. Principalmente lavorano all'estero, e quei pochi alberghi italiani che hanno ristrutturato, appartengono a catene internazionali. L'unica eccezione Venezia, dove hanno ristrutturato un albergo a mo' di campionario da far vedere ai clienti internazionali. La rete ferroviaria lascia alquanto a desiderare se paragonata a quanto avviene oltrefrontiera. La rete autostradale ha molte pecche, ma mi limito ad un solo esempio. Il Turista che volesse raggiungere il nord Adriatico da Monaco di Baviera, impiega meno tempo a raggiungere la Croazia o Slovenia, grazie ad un collegamento tra rete autostradale jugoslava ed austriaca, nei pressi di Mariborg, voluto dal M.llo Tito. I prezzi italiani sono un'altro capitolo. Basta dire che la Tassa Soggiorno Statale, abolita con Legge Nazionale ora riappare come imposta Comunale!ostureT 8