Un'immagine che colpisce, ma che non dice nulla dei trend, visto che rappresenta una situazione che è pressoché statica da alcuni anni.... rileggi se vuoi questo post di gennaio nel quale analizzavo i trend di medio periodo.
I dati con cui quest'immagine è stata costruita, sono tratti da queste due tabelle che seguono, ripubblicate sul mio sito, a favore dei lettori, ma prese dalla Banca d'Italia:
1. Numero dei pernottamenti stranieri in Italia dal 2010 ad oggi (compreso il raffronto anno su anno 2013/2014) - Vai alla tabella
2. Spesa dei viaggiatori stranieri nello stesso periodo - Vai alla tabella
La prima tabella dice che il NUMERO dei pernottamenti di stranieri in Italia sta calando, un po' dappertutto, ma soprattutto in Sicilia, In Calabria, in Basilicata, ma anche in Puglia e Veneto (nonostante nella figura qui sopra il Veneto sembri in grande salute).
Anche la Lombardia mostra un trend in discesa, che verrà fermato l'anno prossimo grazie ad Expo.
In Campania invece i pernottamenti sono in crescita. Sono cresciuti in Piemonte, ma non quest'anno.
Tengono Emilia Romagna, Toscana (da riverificare a fine anno) e Lazio.
Per sintetizzare: dopo l'anno orribile 2010, i pernottamenti di stranieri hanno avuto una ripresa tra il 2011 e 2012, per poi tornare a calare tra il 2013 e 2014.
Veniamo al dato relativo alle entrate valutarie, rappresentato nella seconda tabella citata.
La spesa degli stranieri in Italia è passata da 29 miliardi del 2010 a 33 miliardi del 2013 con una previsione di ulteriore crescita per il 2014 (ad una media annua di circa 4,5%, decisamente più dell'inflazione)
In poche parole, arrivano meno stranieri ma spendono di più.
Da questo scaturisce una indicazione che molti osservatori hanno dato nel tempo più recente: si deve investire per attrarre i clienti high spenders.
(Mi fermo qui, perché su questo ho scritto anche troppo nel passato più o meno lontano: chi vuole capire capisca)
Nessun commento:
Posta un commento