domenica 22 agosto 2010

Consulenti?

Chiaccherando con un amico diciamo che i consulenti in Italia non vengono considerati.
Per forza, penso. Ce ne sono pochi di validi e affidabili. Chi ne avrebbe bisogno pensa di essere meglio dei suoi consulenti, salvo "dopo" accorgersi che avrebbe dovuto ascoltarli.
Nel settore degli investimenti nell'hospitality questo e' particolarmente vero.
Molti "soi disant" consulenti rispondono a quella vecchia definizione - peraltro ancora molto valida - che recita: "il CONSULENTE e' quello che per dirti che ore sono ti chiede in prestito l'orologio, e spesso si dimentica di restituirtelo".

Gli enti pubblici sono pieni di Consulenti che se facessero bene il loro lavoro sarebbero molto utili. Ma sono stati scelti perche' amici degli amici.

Molti anni fa facevo una consulenza di vendite e marketing ad un'azienda. Cosi' come oggi prendevo molto sul serio il mio lavoro e credevo fosse il mio dovere dire quello che pensavo.
Il titolare alla fine di una discussione tronco' il discorso dicendo "senta dr Zanini se lei e' tanto bravo, perche' non si fa la sua azienda".

Per l'imprenditore che rischia, il consulente e' quello che rischia coi soldi degli altri. Eppure il buon consulente, che studia, si aggiorna, conosce mille casi studio, puo' in pochi istanti dare un suggerimento che richiederebbe molti mesi e molte prove per essere verificato.
A proposito quella azienda di cui parlavo dopo molti anni ha sviluppato con successo alcune idee che le avevo suggerito.

Per questo quando si sente che si ha bisogno di un suggerimento o di una consulenza e' meglio affidarsi ad una societa' che sappia indicare il consulente migliore per il caso specifico e che partecipi con il proprio management a tutta l'attivita' di consulenza, meglio se mette insieme tutto un gruppo con molte qualificazioni che coprano un po' tutti gli aspetti del lavoro.

Un po' quello che facciamo noi.....


Cordiali saluti
Raffaello Zanini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Raffaello, questo è il nostro pane quotidiano. Noi offriamo soluzioni e i proprietari implementano quello che loro pensano sia opportuno. Quando i risultati non arrivano, si meravigliano dell'insuccesso. Gli imprenditori Italiani, non hanno la cultura dell'uso dei consulenti come è di fatto in altri paesi d'oltralpe o ancora meglio d'oltreoceano. La cultura imprenditoriale è impregnata di "tuttologhi", del resto rispecchia come in molte altre cose l'andamento del Belpaese.

Anonimo ha detto...

Ci sono mille barzellette sui consulenti, questa è un po' meno critica....


Un tipo sta guidando in macchina, quando a un certo punto capisce di essersi perso; avvista un uomo che passa per la strada, accosta al marciapiede e gli grida:
Mi scusi, mi potrebbe aiutare? Ho promesso a un amico di incontrarlo alle due, sono in ritardo di mezz'ora e non so dove mi trovo...
Certo che posso aiutarla. Lei si trova in un'automobile, tra 40 e 42 gradi latitudine Nord e tra 58 e 60 gradi longitudine Ovest, sono le 14 e 2 minuti e 35 Secondi e oggi è venerdì e ci sono 24,5 gradi centigradi.
Lei è un consulente? - chiede quello dentro l'automobile.
Certamente. Come fa a saperlo?
Perché tutto ciò che mi ha detto è "tecnicamente" corretto, ma "praticamente" inutile. Infatti non so che fare con l'informazione che mi ha dato e mi ritrovo ancora qui perso per strada.
Lei allora deve essere un manager, vero? risponde il consulente.
Infatti, lo sono. Ma... come lo ha capito?
Abbastanza facile: non sa né dove si trova, né dove andare, ha fatto una promessa che non sa assolutamente come mantenere ed ora spera che un altro le risolva il problema. Di fatto, è esattamente nella stessa situazione in cui si trovava prima che ci si incontrasse... ma adesso, per qualche strano motivo... Risulta che la colpa è mia!"

Raffaello