Negli ultimi anni, nonostante la crisi, abbiamo assistito ad uno strano fenomeno: le entrate valutarie per turismo continuano a salire, ma anche le uscite crescono, quasi più delle entrate, mantenendo il saldo fermo, ad un livello che per valore assoluto è molto vicino a quello del 2004.
In altre parole: facciamo un grande sforzo per attirare viaggiatori stranieri, e ci riusciamo anche, ma contemporaneamente perdiamo i viaggiatori italiani.(Vedi tabella seguente: mia elaborazione su dati Banca d'Italia)
Che cosa succede nel 2014 per giustificare questo calo del saldo?
Innanzitutto crescono i pernottamenti degli Italiani all'estero per motivi di lavoro, che passano da 70.243.000 del 2013 a 73.689.000 del 2014, contemporaneamente crescono (decisamente) i pernottamenti degli Italiani all'estero per motivi di vacanza da 189.896.000 a 195.172.000 (ben 6 milioni di pernottamenti in più all'estero in un anno).
I pernottamenti degli stranieri in Italia per motivi di lavoro, tra il 2013 e il 2014 sono in leggerissimo calo, mentre crescono i pernottamenti degli stranieri per vacanza da 186.105.000 a 192.885.000.
In sostanza negli ultimi anni a fronte di un incremento di turisti stranieri che visitano l'Italia, aumenta considerevolmente anche il numero degli Italiani che fa vacanza all'estero.
Si noti che i turisti che visitano l'Italia vengono prevalentemente dai paesi Europei (sia EU che non EU).
Variazione dei pernottamenti di turisti stranieri, provenienti da
Europa + 4.026.000
Europa non EU + 1.857.000
America + 921.000
Asia e Oceania - 1.994.000
Gli Italiani che preferiscono fare le vacanze all'estero, vanno prevalentemente (pernottamenti)
Francia + 3.630.000
Spagna + 1.637.000
UK + 195.000
Cuba + 221.000
Messico + 88.000
Africa + 457.000*
* il dato non comprende l'Egitto, una delle mete preferite per le vacanze degli Italiani, che è stabile a 2,5 milioni di pernottamenti.
La situazione del nostro turismo quindi è la seguente:
1. Gli Italiani vanno sempre più a fare le proprie ferie all'estero.
2. I turisti stranieri che visitano l'Italia crescono
Ma nel saldo l'Italia ci rimette.
La tabella qui sopra dà una prima indicazione di qual è l'Italia che vince e quella che perde.
Vanno bene le regioni del Nord Ovest, il Veneto, il Lazio, la Toscana, e la Sicilia. Vanno bene le città.
Vanno "male" regioni come Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sardegna.
Soprattutto quelle che sono legate al prodotto "mare" e che non hanno saputo innovarsi.
E' lì che si deve intervenire: sulla montagna (anche il Trentino non fa faville), le terme, ed il mare.
Ma per farlo servono ingenti capitali, che vanno attratti con una politica pubblica che favorisca il ritorno dell'investimento.
Con idee e strategie di progetto che finora nessuno ha messo in campo.
Ma su questo non ci siamo.
Continuiamo a parlare di Pompei, Colosseo e Venezia (che sono importantissime) dimenticando le altre opportunità che l'Italia può offrire a chi viaggia per turismo.
Opportunità che i viaggiatori richiederebbero, ma che vanno a cercare all'estero, in strutture più moderne, gestite managerialmente a minor prezzo. Anche gli Italiani.
Africa + 457.000*
* il dato non comprende l'Egitto, una delle mete preferite per le vacanze degli Italiani, che è stabile a 2,5 milioni di pernottamenti.
La situazione del nostro turismo quindi è la seguente:
1. Gli Italiani vanno sempre più a fare le proprie ferie all'estero.
2. I turisti stranieri che visitano l'Italia crescono
Ma nel saldo l'Italia ci rimette.
La tabella qui sopra dà una prima indicazione di qual è l'Italia che vince e quella che perde.
Vanno bene le regioni del Nord Ovest, il Veneto, il Lazio, la Toscana, e la Sicilia. Vanno bene le città.
Vanno "male" regioni come Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sardegna.
Soprattutto quelle che sono legate al prodotto "mare" e che non hanno saputo innovarsi.
E' lì che si deve intervenire: sulla montagna (anche il Trentino non fa faville), le terme, ed il mare.
Ma per farlo servono ingenti capitali, che vanno attratti con una politica pubblica che favorisca il ritorno dell'investimento.
Con idee e strategie di progetto che finora nessuno ha messo in campo.
Ma su questo non ci siamo.
Continuiamo a parlare di Pompei, Colosseo e Venezia (che sono importantissime) dimenticando le altre opportunità che l'Italia può offrire a chi viaggia per turismo.
Opportunità che i viaggiatori richiederebbero, ma che vanno a cercare all'estero, in strutture più moderne, gestite managerialmente a minor prezzo. Anche gli Italiani.
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