Oggi Marco Cobianchi scrive che secondo lui l'EXPO andava fatto anche se i conti chiuderanno in perdita.
Io ribadisco che non ho ancora capito che cosa sia, quali obiettivi abbia, e a chi si rivolga.
E temo che non vi sia nessuno in Italia che sappia rispondere con coerenza a queste tre domande.
Nonostante questo auguro ad EXPO e al nostro paese il massimo successo (sebbene io non sappia come misurarlo, a parte i 24 milioni di biglietti necessari per pareggiare i conti).
Ma se il costo dell'intera operazione (non ho capito chi lo paghi) è di 3,2 miliardi, segnalo che con quei soldi si poteva rivoltare l'Italia turistica come un calzino.
Sottolineo che il "prodotto turistico" italiano sempre più spesso non risponde alle aspettative dei viaggiatori, e che per tornare ai livelli di successo di pochi anni fa servono ingenti investimenti.
Vale per EXPO quanto scrissi scrissi sul tema delle Olimpiadi che Monti non volle, a Roma.
"Se si volessero investire 1000 milioni di euro in questo progetto di rinnovo del turismo italiano, e questo desse origine a 3 miliardi di lavori, significherebbe mettere in moto il rinnovo di almeno 60mila camere: 750 hotel completamente rinnovati. Bello!
Secondo me questa non dovrebbe essere un'attività da sviluppare "a pioggia", ma deve essere inserita in un progetto di ammodernamento di intere porzioni di territorio. Un po' quello che ha fatto Jesolo, che da destinazione polverosa ha scelto di diventare una destinazione alla moda.
Si potrebbero quindi individuare 5 cittadine come Jesolo e concentrarsi su quelle. Cinque zone che diventano attrazione. Una volta avviate, fra 5 anni si passerebbe ad altre 5, e così via. Dobbiamo guardare al futuro. Non necessariamente quello troppo lontano, ma nemmeno guardarsi sempre e solo la punta del naso, che i risultati si vedono.
Ecco che un quinto dell'investimento previsto per le Olimpiadi, darebbe un risultato davvero interessante sia in termini di sviluppo economico, dando lavoro a imprese essenzialmente italiane, e di creazione di un volano positivo per il turismo."
Come al solito, servono degli obiettivi e poi perseguirli.
Ma devono essere obiettivi chiari e condivisi.
Putroppo anche questo governo sul turismo non sa che cosa fare.
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